A TAVOLA CON FORCHETTA E SMARTPHONE: FOODSTAGRAM

LA MODA DI CONDIVIDERE FOTO DI CIBI SUI SOCIAL NETWORK, UNA TENDENZA CHE IN ALCUNI CASI PUO’ NASCONDERE UN PROBLEMA CON IL CIBO

Basta fare un giro sui tradizionali social network per notare come sempre più spesso le persone postino le foto dei cibi che stanno consumando, sia che si tratti di un piatto ricercato e dall’aspetto accattivante, sia che si tratti di una semplice pizza o di un menù del mac donald’s. Si parla a tal proposito di foodstagramming (da Food = cibo + Instagram) e alcuni studiosi hanno associato ad esso un rapporto problematico con il cibo, mentre altri lo hanno collegato a un incremento di obesità.fotocibo2 Cosa si nasconde dietro questa pratica? Solitamente quando ci troviamo davanti ad un piatto succulento vogliamo condividerlo con altri perché assaporino simbolicamente quel cibo, altre volte le foto riguardano nostri esperimenti culinari e allora la motivazione è quella di raccogliere consensi sui social network, infine ci sono gli scatti in ristoranti famosi, l’intento è quello di condividere con i  nostri contatti un momento unico e perché no far provare loro un briciolo di invidia. Niente di male direte voi, ma per alcuni si tratta di una vera e propria mania: basta dare un occhio alle loro gallerie per vedere come la maggior parte degli scatti siano cibi. Secondo la dottoressa Valerie Taylor, direttrice del reparto di psichiatria del Women’s College Hospital di Toronto: “Quando un utente diventa monotematico ed esclude tutte le altre componenti dalla sua condivisione di informazioni allora può esserci un problema”.  L’allarme viene soprattutto dai ristoratori che sempre più spesso si trovano ad avere clienti che passano più tempo ad aggiornare i commenti alle loro foto di cibi che a mangiare, tant’è che in alcuni ristoranti è proibito fare foto ai cibi.  Il cibo si sa è uno dei piaceri della vita, che problema c’è quindi se condividiamo con i nostri contatti la foto di un bel piatto? Nessuno, ma non facciamola diventare un’ossessione o perderemo la bellezza e il senso di quei momenti.

E per chi proprio non può fare a meno di fotografare quello che mangia c’è anche l’app: foodspotting!