NUTELLA SULLA SCIA DI COCA-COLA: PACK CON IL PROPRIO NOME

ANCHE NUTELLA PROPONE CONFEZIONI PERSONALIZZATE CON IL PROPRIO NOME E LANCIA L’INIZIATIVA CON LA STORIA DI STEFANO

Anche Ferrero ha deciso di seguire le orme di Coca-Cola proponendo ai propri clienti vasetti di Nutella con il proprio nome. Lo spot che lancia l’iniziativa è molto accattivante: utilizzando l’immagine in nutesoggettiva rende lo spettatore protagonista della vita di “Stefano”  che viene chiamato in diversi modi durante le fasi della sua vita: Feffe dalla sorella, Bianchi (il cognome) a scuola, quattrocchi dal compagno di classe, “cuoricino” dalla fidanzatina e amore dalla moglie, non mancano i nomi sul lavoro, da “nuovo arrivato” a “capo” per concludere con la figlia che lo chiama “papà”. Lo spot si conclude con la voce fuori campo che dice <<Per noi rimarrai sempre Stefano. Nutella ti conosce da sempre per questo oggi si chiama come te! Nutella il buongiorno ha un nuovo nome, il tuo>>. Uno spot sicuramente d’impatto per alcune scelte strategiche:                                                                                                                          1- aver scelto l’immagine soggettiva permette al telespettatore di immedesimarsi nel protagonista Stefano;                                                                                                        2- la scelta dei momenti della vita da rappresentare è premiante poichè accanto a eventi classici come il matrimonio e il diventare genitori ci sono anche scene quotidiane come la cena al ristorante, il vaggio in taxi e la partita di calcetto; momenti in cui non sempre il protagonista della storia risulta “vincente” (scendendo dal taxi viene insultato dal motociclista, nella partita di calcetto viene espulso);                                                             3- lo spot evidenzia, tramite la storia di Stefano, come Nutella ti conosce da sempre e ti accompagna per tutta la vita, posizionandosi così come prodotto che può consumare chiunque e non solo i bambini;                                                                                            4- il prodotto apre e chiude lo spot: nei primi fotogrammi abbiamo il bambino Stefano sulla sedia che fa colazione con Nutella e la mamma che gli spettina i capelli, nell’ultima scena abbiamo Stefano uomo che mangia di nuovo Nutella con la moglie che gli spettina i capelli, questo sottolinea ulteriormente il fatto che brand è parte della tua vita fin da quando eri bambino, dà un senso di continuità alla storia e ti chiama per nome.

MILKA E LA SFIDA DELL’ULTIMO PEZZO DI CIOCCOLATO

IN FRANCIA MILKA LANCIA UNA SFIDA AI SUI CLIENTI: 13 MILIONI DI BARRETTE SENZA L’ULTIMO MORSO, AL CLIENTE SCEGLIERE SE RIAVERLO O DONARLO A QUALCUNO

“Osa essere tenero” è questo il messaggio che Milka ha trasmesso ai propri clienti francesi con una trovata davvero originale: l’agenzia di comunicazione Buzzman in collaborazione con il famoso brand ha deciso di mettere in vendita 13 milioni di barrette di cioccolato mancanti di un pezzo. Quando il cliente acquista la barretta può decidere se reclamare il pezzo mancante oppure se donarlo ad una persona speciale immettendo il codice della confezione, un breve messaggio e l’indirizzo del destinatario in un apposito sito (LeDernierCarré). Il pezzo mancante verrà così consegnato a una persona cara che non potrà essere che felice del singolare regalo.

 

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FARSI IN DUE PER I CLIENTI: LA SHARING CAN DI COCA-COLA

IL FAMOSO BRAND PORTA LA COMUNICAZIONE NEL PACKAGING: VIDEO VIRALE DELLA LATTINA CHE SI DIVIDE IN DUE

Ormai Coca-Cola ci ha abituato a trovate di marketing singolari: come non ricordare le macchinette che richiedono un abbraccio? Oppure la recente personalizzazione del brand arrivata in Italia quest’estate con lattine che riportavano nomi comuni di persone? Da anni il brand è impegnato a veicolare e declinare in quante più forme possibili i concetti di condivisione e felicità, ma mai si era spinta a tanto. Con la sharing can, infatti, il famoso brand si fa in due per i suoi clienti: il video virale girato a Singapore mostra normalissime lattine da 330 ml che grazie ad una semplice rotazione e sollevamento ricavare due mini-lattine di coca-cola da condividere con chi si vuole. Divertente vero? Un perfetto esempio di come il packaging del prodotto si allinea perfettamente alla brand identity, la lattina, infatti, dividendosi in due consente di condividere con chi si vuole la gioia di bere Coca-Cola. Ancora una volta è il consumatore che si fa protagonista e portavoce dei valori del brand, infatti, è lui che acquistando la speciale lattina e condividendola con una persona importante dice a chi gli sta intorno che Coca-Cola è gioia e condivisione. Resta da capire se il prodotto sarà messo effettivamente in commercio.

L’INCONTRO TRA DUE BRAND OPPOSTI: BARILLA E MAC DONALD’S

DA MAGGIO PASTA BARILLA ALL’INTERNO DEI MAC DONALD’S ITALIANI, PER IL COLOSSO EMILIANO L’OBIETTIVO DI INTERNAZIONALIZZARSI SEMPRE PIU’ PER QUELLO STATUNITENSE QUELLO MIGLIORARE LA PROPRIA IMMAGINE IN ITALIA

Chiudete gli occhi per un attimo e immaginate di entrare in un Mac Donald’s per gustare il vostro panino preferito, quando siete alla cassa alzate lo sguardo per vedere le ultime novità e accanto ai soliti panini trovate l’immagine di un piatto di insalata di pasta Barilla…Uno scherzo? Assolutamente no, si tratta di una novità tutta italiana nata all’inizio dell’estate, frutto dell’accordo tra Mac Donald’s e Barilla. Come direte voi? Un marchio cbarilla-mac2on la reputazione di Barilla che si mette a vendere i suoi prodotti all’interno dei Mac Donald’s? Un’unione che non fa di certo bene al made in Italy, se pensiamo alla pasta Barilla subito ci viene in mente la qualità del prodotto, la sua tradizione e storia, lo slow food, mentre l’immagine di Mac Donald’s è associata al cibo spazzatura, al fast food. Da una parte c’è la volontà degli statunitensi di ripulire la propria immagine agli occhi del consumatore italiano, il cosidetto nutritional washing, e di aggiungere un prodotto che potrebbe avvicinare al fast food un nuovo target come quello femminile adulto. L’idea è quella di testare in Italia questo matrimonio fino alla fine dell’anno e poi valutare un’espansione in Francia, Portogallo e Spagna. A spiegare perché Barilla ha voluto questo matrimonio è Francesco Del Porto, direttore mercato Europa del gruppo. «Puntiamo a espanderci in tutto il mondo anche attraverso il canale della ristorazione veloce. Al contempo l’offerta di McDonald’s si avvicina sempre di più a un modello alimentare mediterraneo, equilibrato da un punto di vista nutrizionale e rispettoso dell’ambiente». Un matrimonio che suscita più di qualche perplessità: quali effetti avrà sulla brand reputation di Barilla questa scelta? Il ritorno economico giustificherà un peggioramento dell’immagine? Solo il tempo potrà dare le risposte a queste domande, certo è che vedere la pasta Barilla, simbolo del made in Italy e della dieta mediterranea viaggiare mano nella mano con hamburger, salse, patatine e Coca-Cola in nome dell’interesse lascia l’amaro in bocca.